The contingency fees ("patto di quota lite") between Italian and American Law: a few remarks on pro-competitive capabilities and limits of the reform introduced by the law 248/06
Raffaele Cangiano
Mercato Concorrenza Regole, 2007, issue 2, 255-276
Abstract:
La recente riforma introdotta dal c.d. decreto Bersani per promuovere la concorrenza nel settore dei servizi professionali ha rimosso dal nostro ordinamento la risalente disposizione che vietava il patto di quota lite. La riforma, intesa a favorire lo sviluppo di una competizione più vivace in un mercato piuttosto ingessato, ha provocato l'indignata reazione degli avvocati che, al contrario, dovrebbero trovare nuovi stimoli nella possibilità di ancorare apertamente il compenso al risultato conseguito. Il timore paventato è quello che la rimozione del divieto potrebbe condurre ad un decremento della qualità del servizio e aprire la strada a comportamenti speculativi a danno dei clienti occasionali dell'avvocato, acuendo così il problema dell'asimmetria informativa che caratterizza il rapporto difensore-assistito. L'obiettivo del contributo è quello di esaminare se, effettivamente, la rimozione del divieto di patto di quota lite possa favorire la concorrenza nel mercato dei servizi legali o se, al contrario, siano fondate le preoccupazioni corporative. Al fine di cogliere al meglio le potenzialità pro-competitive della rimozione del divieto de quo, si offre al lettore un breve excursus sulle caratteristiche dell'omologo statunitense delle "contingency fees", evidenziandone limiti e capacità concorrenziali. Se da un lato è innegabile che il sistema del "no win, no fee" ha conferito dinamicità al mercato statunitense, dall'altro alcune storture del sistema stanno costringendo ad un ripensamento dello stesso. Tuttavia, per quanto il sistema delle "contingency fees" non sia in grado da solo di porre rimedio a tutti i problemi connessi al gap informativo esistente tra professionista e cliente, appare verosimile che la possibilità di utilizzare tariffe legate al risultato possa costituire una valida strategia competitiva per gli avvocati più preparati ed efficienti.
Date: 2007
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