EconPapers    
Economics at your fingertips  
 

Competitività e distribuzione funzionale nell'Eurozona

Gianluigi Nocella (g.nocella@gmail.com)
Additional contact information
Gianluigi Nocella: University of Rome I

No 1504, a/ Working Papers Series from Italian Association for the Study of Economic Asymmetries, Rome (Italy)

Abstract: Nell’ultimo ventennio le economie europee hanno visto cambiare il contesto in cui sono immerse: alla pressione proveniente dalle grandi economie emergenti si è aggiunta quella dovuta alla cancellazione di meccanismi di isolamento nominale dai competitor interni all’Unione. Il CLUP si è così trasformato in un indicatore della rapidità di adattamento al nuovo contesto, diventando una delle metriche essenziali per definire modelli virtuosi e non. Il modello affermatosi come virtuoso è stato quello tedesco, con una riduzione sbalorditiva del CLUP. Per l’Italia, la critica più comune unisce la costatazione di una crescita della produttività anemica ad una crescita dei salari indipendente dalla produttività stessa. Da qui la richiesta di meccanismi di contrattazione decentrata, che consentano di legare i salari alla produttività. In questo lavoro mostriamo come in Italia le due principali componenti del CLUP (produttività e costo del lavoro) non si siano separate significativamente nell’ultimo ventennio. La peculiarità del modello tedesco, quindi, si identifica nel riuscire coniugare una crescita della produttività “francese” con una dinamica salariale “italiana”, con risultati immaginabili dal punto di vista della distribuzione del reddito. L’introduzione dei cambi fissi ha permesso di massimizzare il rendimento di questa strategia competitiva, consentendo incrementi della domanda estera proporzionali alla capacità del sistema di contrattazione di non ridistribuire gli aumenti di produttività. L’evidenza raccolta ma stimola una riflessione su alcuni temi del dibattito attuale. In particolare, va chiarito se è questo il modello di competitività che l’Europa vuole imporre a sé stessa, e se il decentramento della contrattazione salariale deve essere un meccanismo redistributivo strutturalmente penalizzante per il lavoro o, piuttosto, un meccanismo incentivante di condivisione dei risultati economici.

Keywords: Factor Income Distribution; Aggregate Labor Productivity; Incomes Policy; Macroeconomic Issues of Monetary Unions; Trade Unions. (search for similar items in EconPapers)
JEL-codes: D33 E24 E64 F45 J51 (search for similar items in EconPapers)
Pages: 53 pages
Date: 2015-04
New Economics Papers: this item is included in nep-mac
References: View references in EconPapers View complete reference list from CitEc
Citations:

Downloads: (external link)
http://www.asimmetrie.org/wp-content/uploads/2015/08/AISWP201504.pdf Second version, 2015 (application/pdf)

Related works:
This item may be available elsewhere in EconPapers: Search for items with the same title.

Export reference: BibTeX RIS (EndNote, ProCite, RefMan) HTML/Text

Persistent link: https://EconPapers.repec.org/RePEc:ais:wpaper:1504

Access Statistics for this paper

More papers in a/ Working Papers Series from Italian Association for the Study of Economic Asymmetries, Rome (Italy) Contact information at EDIRC.
Bibliographic data for series maintained by Alberto Bagnai (info@asimmetrie.org).

 
Page updated 2025-04-02
Handle: RePEc:ais:wpaper:1504