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Reti sociali ed inizio dell'abitudine al fumo: risultati di uno studio pilota fra gli studenti di una scuola secondaria di secondo grado

B. Federico, G. Roscillo, S. Digennaro, A. Di Marco, G. Damiani, D. Anastasi and G. Capelli
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B. Federico: Università di Cassino e del Lazio Meridionale
G. Roscillo: Università di Cassino e del Lazio Meridionale
S. Digennaro: Università di Cassino e del Lazio Meridionale
A. Di Marco: Università di Cassino e del Lazio Meridionale
G. Damiani: Università di Cassino e del Lazio Meridionale
D. Anastasi: Università di Cassino e del Lazio Meridionale
G. Capelli: Università di Cassino e del Lazio Meridionale

Italian Stata Users' Group Meetings 2013 from Stata Users Group

Abstract: Introduzione: L'inizio dell'abitudine al fumo avviene prevalentemente durante l'adolescenza e può essere influenzato dalle reti di relazioni che si creano a scuola. Il presente studio ha l'obiettivo di ricostruire le reti di relazioni tra gli studenti del primo e secondo anno di una scuola secondaria di secondo grado, di valutare il grado di centralità dei fumatori nella rete sociale ed il livello di omofilia della stessa. Metodi: Nell'ambito di un progetto di ricerca europeo sull'abitudine al fumo, è stato condotto uno studio pilota, di tipo trasversale, nel Liceo Psico-Pedagogico della città di Cassino (FR). Attraverso un questionario auto-compilato, sono stati raccolti dati sugli studenti iscritti al primo e secondo anno. Insieme al questionario è stato fornito un elenco con i nomi di tutti gli studenti della scuola dei primi due anni, in cui a ciascun nome era abbinato un codice numerico. Ogni studente poteva indicare fino a 5 compagni di scuola con cui più frequentemente studiava o trascorreva del tempo libero. La rete sociale è stata visualizzata utilizzando il comando netplot (Corten, 2011), mentre l'indice di betweenness centrality è stato calcolato utilizzando il comando netsis (Miura, 2011). Risultati: Su 231 studenti iscritti al biennio, 175 (range di età 13–16 anni, 90.2% femmine) hanno compilato il questionario (proporzione di rispondenti=75.8%). Di questi, quasi la metà (43.3%) aveva provato a fumare almeno una volta. I fumatori regolari sono risultati pari al 6.9%, mentre il 36.4% erano nella fase di sperimentazione dell'abitudine al fumo. Il numero di relazioni (indegree) è risultato simile tra fumatori correnti, sperimentatori e coloro che non hanno mai fumato, con valori medi rispettivamente pari a 3.3, 4.3 e 3.6. La probabilità di avere un amico fumatore o sperimentatore tra quelli nominati è risultata rispettivamente pari al 27.1%, 27.4% e 23.5% per fumatori correnti, sperimentatori e coloro che non hanno mai fumato. Nei 3 gruppi, i valori di betwenness centrality sono risultati rispettivamente pari a 0.037, 0.025 e 0.017. Conclusioni: Poiché soggetti fumatori e sperimentatori hanno valori di centralità superiori rispetto ai non fumatori, interventi di prevenzione dell'abitudine al fumo in questa fascia d'età devono tenere conto dell'influenza che i soggetti fumatori esercitano sui loro amici.

Date: 2013-11-01
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